di Paolo Baldini ed Enrico Caiano
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  • Marilyn

    Sandra Huller, la donna che amò l’imperatrice

    3 LUGLIO 2024 | di

    Susanne Wolff (Sissi) e Sandra Huller (la contessa Irma)
    Susanne Wolff (Sissi) e Sandra Huller (la contessa Irma)

    IO & SISSI di Frauke Finsterwalder (Germania-Svizzera-Austria, 2023, durata 132’, Movies Inspired guarda il trailer) con Sandra Huller, Susanne Wolff, Tom Rhys Harries, Anthony Calf, Johanna Wokalek, Angela Winkler, Georg Friedrich Giudizio: 3 ½ su 5 Nelle sale

    Amorevole amicizia. “Essere alla sua presenza è come venire inondati da tutta la luce del mondo e quando lei decide di spegnere quella luce è come se un affilato pezzo di vetro ti trafiggesse il cuore”. La contessa ungherese Irma Sztary, all’epoca 42 anni, è una sfiorita nobildonna succube della madre che non riesce a maritarla. La incontriamo mentre sta per essere assunta dall’imperatrice Elisabetta di Baviera, la celebre Sissi dei film con Romy Schneider, moglie di Francesco Giuseppe, amica di Ludwig, la più bella d’Europa, consegnata alla leggenda popolare come un’icona pre-femminista.
    (guarda il trailer di IO & SISSI di Frauke Finsterwalder) (altro…)

    Locarno Film Festival (7-17 agosto) premia con il Pardo alla carriera la superstar Indiana Shah Rukh Khan. Noto in India come “King Khan”, l’imperatore (“Baadshah”) di Bollywood, Shah Rukh Khan è il simbolo tangibile della vitalità del cinema indiano. Riceverà il premio la sera di sabato 10 agosto in Piazza Grande, e nel corso del Festival sarà proiettato uno dei titoli decisivi della sua carriera – Devdas (2002) di Sanjay Leela Bhansali. Domenica 11 agosto Khan prenderà inoltre parte a una conversazione aperta al pubblico al Forum @Spazio Cinema. (altro…)

    Cine-Italia, come stai? La risposta di Ciné

    1 LUGLIO 2024 | di

    Vinicio Marchioni e Paola Cortellesi in C'è ancora domani, il film dell'anno con 40 milioni d'incasso
    Vinicio Marchioni e Paola Cortellesi in C'è ancora domani, il film dell'anno con 40 milioni ...

    Come sta il cinema italiano? Bene, benone, benino. Ma, secondo gli analisti, le nuvole all’orizzonte non sono svanite. Reduce dalla golden age 2023 legata al successo di tre film – fuoriclasse come Barbie, Oppenheimer e C’è ancora domani di Paola Cortellesi, nel mezzo di un turbinoso rinnovamento, superato lo choc della pandemia, in attesa della riforma del tax credit, resta la certezza che il 2024 «si chiuderà con risultati inferiori rispetto all’anno precedente» e la sospirata ripresa sia «un traguardo ancora da agganciare e consolidare».
    (guarda il trailer di Sbatti il mostro in prima pagina di Marco Bellocchio)
    (guarda il trailer di C’è ancora domani di Paola Cortellesi, campione d’incassi) (altro…)

    Ciné, gli stati generali del cinema a Riccione

    1 LUGLIO 2024 | di

    Pilar Fogliati, Michele Riondino, Micaela Ramazzotti: saranno premiati come registi per i loro film d'esordio
    Pilar Fogliati, Michele Riondino, Micaela Ramazzotti: saranno premiati come registi per i loro film ...

    Anteprime, incontri, convegni. Tra gli ospiti: Marco Bellocchio, che presenterà la riedizione di Sbatti il mostro in prima pagina, e Vinicio Marchioni, reduce come attore dai successi di C’è ancora domani di Paola Cortellesi e Un altro Ferragosto di Paolo Virzì nonché scrittore debuttante con il romanzo, Tre notti, edito da Rizzoli. La tredicesima edizione di Ciné, le Giornate professionali del cinema, appuntamento estivo dell’industria cinematografica, si svolgerà a Riccione dal 2 al 5 luglio, promosso dall’Anica (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali) insieme ad Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici), con la partecipazione di Acec (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) e il sostegno del Ministero della cultura, della Regione e della Film Commission Emilia-Romagna, del Comune di Riccione.
    (guarda il trailer di Sbatti il mostro in prima pagina di Marco Bellocchio)
    (guarda il trailer di C’è ancora domani di Paola Cortellesi, il film italiano dell’anno, campione d’incassi)
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    L’estate porta al gioco. E allora ditemi voi:  qual è il gioco più suggestivo per l’armata dei cinefili, poco inclini a stare sotto l’ombrellone ma assai vigili quando si tratta di celebrare registi e film cult? La domanda è ricorrente, vagamente ansiogena, da festival o post proiezione con evento: qual è il film più bello della storia del cinema? Un gioco di società, parente di quel fastidioso «chi butti dalla torre?» che riappare quando il discorso langue travolto dagli sbadigli della compagnia. Laddove «bello» non è un aggettivo generico, ma un concetto onnicomprensivo che include tutte le valutazioni possibili, tutte le sfumature di un giudizio che può essere largo o stretto, profondo oppure orizzontale, allegro o assorto. La risposta non è facile, il cinema è testa e cuore.
    (guarda il trailer di 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick)

    IMG_3662In una scelta di questo tipo entrano l’immaginario personale, legato agli stati d’animo, alle stagioni vissute e talvolta persino al meteo. C’entra il numero dei film visti, vale la prontezza sulla grammatica e la sintassi del cinema. Ciascuno ha la sua classifica, i suoi monumenti e le sue antipatie. Nel pantheon delle preferenze personali ci può stare, ahi ahi, persino un cinepanettone. Un’indagine seria, l’ennesima di una costellazione enciclopedica, è stata fatta da Sight and Sound, il magazine del British Film Institute, l’organizzazione non profit che ha l’obiettivo di promuovere e preservare i capolavori della Settima Arte. Come riporta la rivista Esquire, dal 1992 il numero degli autorevoli registi e sceneggiatori che ha partecipato al sondaggio è progressivamente aumentato. Dai 101 cineasti degli Anni Novanta si è passati ai 358 del 2021, quindi ai 480 del 2022, data dell’ultimo aggiornamento. La classifica è verosimile, un po’ appaga e un po’ sorprende. Eccola, partendo dal numero 9 a salire.
    (guarda il trailer di 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick)

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    AMEN di Andrea Baroni (Italia, 2023, durata 85’, Fandango guarda il trailercon Grace Ambrose, Francesca Carrain, Luigi Di Fiore, Paola Sambo Giudizio: 3 su 5 Nelle sale
    «Io voglio che lui mi tocchi, voglio toccarlo». La giusta distanza tra la fede genuina, la suggestione religiosa, il peccato è il tema al centro di Amen, promettente debutto di Andrea Baroni. Un film appassionato, laico, vitale, contro gli eccessi, gli estremismi e le degenerazioni fanatiche che portano alla sopraffazione. «Mio Dio, mi pento e mi dolgo dei miei peccati perché peccando ho meritato dei castighi». «Salvami, Signore, perché io sono tuo».
    (guarda il trailer di AMEN di Andrea Baroni)

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    Il Locarno Film Festival (7-17 agosto) renderà omaggio a Ben Burtt – sound designer, montatore e voice actor di Guerre stellari e Indiana Jones, vincitore di quattro Oscar – conferendogli il Vision Award Ticinomoda, riconoscimento dedicato alle personalità che con le loro opere hanno allargato gli orizzonti del cinema. La cerimonia di premiazione si svolgerà mercoledì 14 agosto in Piazza Grande, mentre giovedì 15 Burtt parteciperà a un incontro con il pubblico al Forum @Spazio Cinema.
    (leggi l’articolo di VARIETY sull’omaggio di Locarno a Ben Burtt)

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    LA TRECCIA di Laetitia Colombani (Francia-Canada-Italia-Belgio, 2023, durata 121’, Indigo Film guarda il trailer) con Fotinì Peluso, Mia Maelzer, Saida Pathan, Nehpal Gautam, Kim Raver, Mara Spinelli, Cecilia Zingaro Giudizio: 3 su 5 Nelle sale

    Come nei romanzi più intriganti, vale l’intreccio. Valgono le storie che nascono,  evolvono, diventano racconto. Dal bestseller di Laetitia Colombani, classe 1976, qui alla terza regia dopo À la folie… pas du tout del 2002 e Mes stars et moi del 2008, La treccia porta nel titolo un triplo significato: 1) la treccia come legame tra le tre storie in cui il film si divide, 2) le treccia come modo di portare i capelli, 3) la treccia come simbolo di unione e solidarietà contro il patriarcato conclamato e strisciante, in un momento in cui la revanche femminile sta registrando in sicuro (e positivo) progresso.
    (guarda il trailer de LA TRECCIA di Laetitia Colombani) (altro…)

    Ma quanto lavora lo stakanovista, cinefilo Luca Guadagnino, gran fachiro del cinema d’autore? Ospite d’onore alla Mostra del cinema di Pesaro, che ha realizzato il libro Spettri del desiderio. Il cinema e i film di Luca Guadagnino a cura di Simone Emiliani e Cecilia Ermini per Marsilio e dove gli è stato assegnato il premio Nuovo Cinema 60, elenca con serafica nonchalance almeno sei  progetti su cui mettere mente e cuore. Film pronti, da realizzare, in fase di ideazione.
    (guarda il trailer di SLOW SHIFT di Shambhavi Kaul, il film vincitore)
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