Sina Hotels, la storia della famiglia Bocca che ha creato gli hotel italiani più amati dai vip

Il racconto del grande sogno di una famiglia, frutto di una passione instancabile e di una predisposizione naturale al bello
sina hotels

Un grande sogno, un'ambizione visionaria e tanta passione. Sono queste le basi del successo del gruppo alberghiero italiano Sina Hotels, ancora oggi gestito dalla famiglia Bocca e che conta 11 proprietà in 9 destinazioni italiane: Firenze, Viareggio, Roma, Perugia, Milano, Parma, Torino, Venezia e Capri.

Tutto ha inizio alla fine degli anni Cinquanta, quando l'imprenditore Ernesto Bocca, la cui famiglia torinese era proprietaria della più importante industria conciaria italiana, decide di dare una svolta alla sua vita. Con la sua ambizione e la sua visione, decide di aprire un primo albergo. Dopo aver viaggiato in tutti i continenti, anche insieme alla moglie Ida, Bocca rimane folgorato da uno splendido palazzo di inizio Ottocento nel cuore di Firenze: Palazzo dei Baroni de Renzis Sonnino.

Lo acquista, sicuro com'è che non ci sia Paese più attraente del nostro in ambito turistico. Partono i lavori di restauro e nel 1960, apre il primo albergo di lusso a cinque stelle di quella che oggi è una piccola catena alberghiera italiana amatissima dentro e fuori i confini. Il destino di Sina Hotels sembra segnato fin dall'inizio. È il 20 dicembre 1960 quando il Grand Hotel Villa Medici debutta nel mondo dell’accoglienza made in Italy come uno degli alberghi più moderni ed eleganti, che ha tra i suoi primi ospiti anche lo Scià di Persia e la moglie Farah Diba, seguito negli anni, da regnanti e personaggi celebri nel mondo della cultura e dell’arte.

GIUSEPPE_DELLA MARIA

Come nasce una storia di successo: la visione di Ernesto Bocca

Con quella prima apertura Ernesto Bocca diede vita a una nuova impresa, Sina Hotels, con il sogno di valorizzare il patrimonio italiano e di mettere al servizio dei suoi ospiti l'accoglienza elegante e discreta di una famiglia e il calore della tradizione italiana.

L’incontenibile passione di Ernesto per la bellezza e l’ospitalità anima anche il cuore di due dei suoi figli: prima Matilde, attuale Vice Presidente, entrata giovanissima in azienda seguendo l’allora nascente area commerciale; e nel 1983 Bernabò, che ne diventa presto Presidente. Il padre lascia loro 6 alberghi (dopo Firenze saranno acquisiti quelli di Roma nel 1973, Viareggio nel 1981, Perugia nel 1986, Milano e Parma nel 1989), ma i figli continueranno ad alimentare la visione paterna tramandando i valori della famiglia alla terza generazione, con Francesco Salvo di Pietraganzili e Valentina Simili, attualmente già impegnata nella società, che ha ampliato ulteriormente la collezione a 11 alberghi.

Matteo Barro

Negli anni si sono aggiunte infatti due strutture a Venezia, un secondo hotel a Milano, la villa di famiglia nella campagna torinese convertita in relais e, per celebrare i 60 anni del gruppo, un boutique hotel sull’isola di Capri.

Sina Hotels, gli hotel più amati dalle celebrities

Il lusso discreto, l'eleganza senza tempo e la calorosa accoglienza tipica italiana hanno reso i Sina Hotels luoghi amati da intellettuali, celebrities, artisti e reali. Tanto che negli anni il gruppo alberghiero ha raccolto splendide memorie. A partire dal Sina Bernini Bristol di Roma dove Margaret Yourcenar scrisse parte del suo libro più famoso, Memorie di Adriano, in una stanza del 4º piano, la numero 406, dove sopra al letto era appeso un quadro raffigurante proprio il tempio di Adriano. Nel libro firme dell'albergo si possono leggere le sue righe di ringraziamento per l'ispirazione. Woody Allen amava andare a suonare il clarinetto con la sua band al ristorante dell'ultimo piano dell'albergo durante i periodi di riprese a Roma.

Ma tantissimi altri sono i nomi delle star, italiane e internazionali, che sono passati da qui: da Jude Law che si travestiva per uscire a piedi senza bodyguard, a Kevin Costner che forniva la sua playlist personale da mettere al ristorante (playlist delle canzoni della sua stessa band). Gli Oasis distrussero un tavolo pregiato di antiquariato che ovviamente rimborsarono. Micheal Bublè, ospite durante il periodo natalizio, intonò per i clienti dell’hotel canti natalizio accanto alla sala colazioni.

Photoshooting April 2022Matteo Barro

A Venezia suonò Shakira al Sina Centurion Palace, per un matrimonio; ma indimenticabile anche Al Pacino che fotografava i paparazzi e richiedeva le mozzarelle di bufala dalla Campania e Johnny Depp venuto più volte e moltissime star del cinema italiano: da Favino a Mastrandrea a Toni Servillo e tantissimi altri come i grandi registi come Ozpetek, Comencini e Garrone . 

Il Sina Brufani di Perugia fu spesso una tappa intermedia nei grand tour d'Italia delle famiglie reali, qui dormì anche la regina madre Elisabetta e la regina Rania di Giordania. E, durante, Umbria Jazz è facile che qualche ospite del festival improvvisi live o jam session, regalando incredibili concerti agli ospiti dell'hotel. Indimenticabili un duetto improvvisato tra Liza Minnelli e Prince e la jam session di Eric Clapton.

Venezia 76 foto di Leonardo PucciniLeonardoPuccini-Foto